Nel 2019, in aprile, teniamo un concerto particolare a Rapallo: cantiamo nel Salone degli Emiliani, a conclusione
dell'Assemblea Delegati di tutte le Sezioni C.A.I. della Liguria. In maggio, c'è la nostra biennale "13^ RASSEGNA
CORI IN VALPOLCEVERA", in un Teatro Govi al gran completo.
I nostri ospiti di quest'anno sono i cori "ALPA" di Caravaggio (BG) e "ALPI COZIE-VALSUSA" di Bussoleno e Susa (TO).
In ottobre riceviamo un grande onore: siamo invitati a Savona per il RADUNO DEL PRIMO RAGGRUPPAMENTO A.N.A. (Alpini di
Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Francia). Il concerto del sabato sera si tiene nel prestigioso Teatro Chiabrera,
al gran completo e con un centinaio di persone rimaste fuori per limiti di sicurezza.
Protagonisti del concerto sono i tre Cori Sezionali A.N.A.: "Monte Greppino", "Sulle Note del Lago" ed "Altavalbormida".
Ospiti eccezionali non A.N.A.: "Corale Alpina Savonese" e "Coro Monte Bianco". Cantiamo bene e veniamo gratificati da
un'ovazione!
In novembre, riusciamo finalmente ad inaugurare ufficialmente la nostra nuova sede, dopo un anno di ritardo per la
tragedia di Ponte Morandi. Alla festa partecipano gli amici che ci hanno aiutati ad ottenere dal Comune una sede così
bella: Cristina Lodi, Gianni Crivello e Federico Romeo.
Invitati d'eccezione i rappresentanti di tutti i Gruppi Alpini del Settore A.N.A. "Valpolcevera", a testimonianza del
nostro legame col territorio, con la sua cultura e le sue tradizioni. Fuori c'è un vero nubifragio, che provocherà
alluvioni, frane ed ancora crolli di strade ed autostrade. Dentro c'è un vero ambiente da "Rifugio Alpino" con canti,
ricordi, allegria, buon vino ed amicizia sincera!
Il 2020 può essere consegnato alla storia come L'ANNO ORRIBILE. Subito dopo le due tradizionali Messe di gennaio e febbraio, per gli amici
Della S. O. C. di Rivarolo e del Gr. Alpini "Altavalpolcevera", rimaniamo imprigionati in un "Lockdown" per pandemia! Il mostro che fa strage
in tutto il mondo si chiama "Coronavirus", poi ribattezzato "Covid - 19". Finiamo tutti agli "arresti domiciliari" ed ogni contatto umano è
vietato. I rapporti sociali sono possibili solo via internet... e ciò non serve ad un coro che canta "a cappella". La situazione è talmente
grave da porre seri dubbi sul futuro del Coro Monte Bianco e di tante altre realtà associative.
DOBBIAMO TENER DURO!
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